Biomasse

Cos’è la  Biomassa ?
Il termine biomassa è stato introdotto per indicare tutti quei materiali di origine organica (vegetale o animale) che non hanno subito alcun processo di fossilizzazione e sono utilizzati per la produzione di energia,per questo motivo tutti i combustibili fossili (petrolio, carbone, metano, ecc..) non possono essere considerati biomassa.

Le biomasse rientrano tra le fonti rinnovabili poiché la CO2 emessa per la produzione di energia non rappresenta un incremento dell’anidride carbonica presente nell’ambiente, ma è la medesima che le piante hanno prima assorbito per svilupparsi e che alla loro morte tornerebbe nell’atmosfera attraverso i normali processi degradativi della sostanza organica.

L’utilizzo delle biomasse quindi accelera il ritorno della CO2 in atmosfera rendendola nuovamente disponibile alle piante.

Le biomasse comunemente si suddividono in 4 grandi classi:

1)Legno

1Il legno è uno dei materiali più preziosi offerti dalla natura e da sempre l‘uomo ha saputo trarre dal legno importanti elementi per la propria sopravvivenza utilizzandolo non solo per riscaldare ma anche per la costruzione di oggetti e utensili vari.

Il legno è una fonte di energia presente in natura realmente rinnovabile, poiché il processo che va dalla sua nascita fino alla combustione descrive un ciclo perfettamente in equilibrio con l‘ambiente.

legna 3

Gli impianti che utilizzano la legna come combustibile possono offrire grandi opportunità di risparmio e di comfort,a patto però che siano realizzati con installazioni corrette e che si utilizzino  caldaie di alto livello.

E’ facile sentire infatti di caldaie a legna che catramano,che necessitano di frequenti  manutenzioni e pulizie e cariche di legna ogni 3-4 ore,o che hanno difficoltà a reagire bene alle richieste di calore dell’impianto ecc.ecc.,questo perchè i lavori di posa devono essere eseguiti da aziende specializzate nel settore delle biomasse e che abbiano il giusto know-how  nel settore.

Un impianto realizzato a regola d’arte,con una caldaia di classe 5,un puffer adeguato aai carichi termici,una canna fumaria calibrata, permette di ottenere rese di combustione e comfort di gestione di livello inaspettato anche per il cliente più esigente.

SAMSUNG Qui un impianto a legna in fase di realizzazione,a servizio di una villa di 240m2  con caldaia  ETA,puffer di accumulo energia termica,boiler per prod.acqua calda sanitaria con predisposizione per integrazione solare.

Un impianto così strutturato permette in pieno inverno di scaldarsi e produrre acqua calda per usi sanitari con 1 massimo 2 cariche di legna al giorno.

Nella stagione estiva(senza apporto di energia solare) le cariche si riducono a 1 ogni 5-6 giorni.

 

Questo è comfort

Nelle caldaie ETA a legna,la pulizia si esegue SAMSUNGsemplicemente azionando per 10 volte la leva nera laterale che si vede in foto,prima di ogni accensione.

Questa innesca il movimento dei turbolatori che puliscono i passaggi fumi,la cenere viene raccolta in un vano con ruote posto alla base della caldaia che può essere comodamente svuotato.

Questo è comfort 

Ma come può una caldaia a legna assicurare  performances così elevate?Come può una caldaia a legna essere pulita col semplice movimento di una leva?O aver bisogno, in pieno inverno,di solo 1 o 2 cariche giornaliere?

Per comprendere meglio come si arrivi ad ottenere questi risultati bisogna soffermarsi un attimo su cos’è la gassificazione della legna-

Perchè il legno possa bruciare,è necessario che venga trasformato in gas per mezzo del calore.

A partire da una temperaura di 100°C,l’acqua contenuta nel legno evapora.

A SAMSUNGpartire da 200°C inizia il processo di decomposizione in carbone di legna,in misura del 20% ,e gas di legna in misura del 80%:

gas di legna composti da una miscela di biossido di carbonio,monossido di carbonio,idrogeno,metano,metanolo,diversi fenoli,acetone e acido acetico.

Per il degassamento sono sufficienti 400°C,tuttavia,affinchè i fenoli(catrame)possano essere scomposti completamente in carbonio,monossido di carbonio e idrogeno combustibili,è necessaria una temperatura di almeno 900°C,meglio se di 1100°C.

La rottura di legami complessi presenti nel gas di legna richiede,oltre ad una temperatura elevata,anche un certo periodo di tempo:

questo spiega perchè la fiamma di gas prodotta dalla combustione della legna ha una durtata così lunga.

Nelle caldaie a legna ETA,grazie all’alimentazione controllata di aria primaria e secondaria,alla particolarità dell’ugello di miscelazione,alla sonda lambda e alla camera di combustione brevettata a zone di incandescenza, si ottiene una combustione non raffreddata a temperature comprese tra i 900°C e i 1100°C,dove la fiamma ha il tempo sufficiente per far decomporre e bruciare anche le particelle di carbonio più ostinate come i fenoli contenute nella lignina della legna.

Queste elevatissime temperature di combustione permettono inoltre che la quantità di monossido di carbonio liberata con i gas di scarico della caldaia si mantenga ben al di sotto del limite di 100 mg/MJ.

Ottenere risultati così eclatanti con un combustibile  “impegnativo” come la legna non è,e non può,essere solo merito  della caldaia e della sua installazione.

Per evitare tutti i guai che può portare un impianto a legna anche il cliente deve essere “addestrato” all’uso corretto della sua caldaia,e cioè:

informarlo di utilizzare sempre legna adatta,possibilmente seccata all’aria che abbia un contenuto idrico inferiore al 20% e soprattutto di introdurre poca legna in caso di carico termico ridotto.

2)CIPPATO

2

Il cippato è un termine che deriva dall’inglese “chip”, che significa “scaglia” e viene prodotto, con macchine cippatrici, sminuzzando il legno in scaglie di dimensioni variabili con lunghezza e spessore di pochi centimetri.
Questa frammentazione del legno ne permette lo stoccaggio nei silos  e il caricamento automatico nelle caldaie.

Il cippato ha una resa minore del Pellets poiché contiene un tasso di umidità maggiore,ha bisogno di spazi d’immagazzinamento molto più ampi.

Il potere calorico di questo combustibile dipende dal tipo di legno utilizzato e dall’umidità residua.

La specie legnosa migliore per produrre il cippato è il faggio.

Prodotto da scarti dell’industria del legno e dell’agricoltura, anche il cippato come il Pellets, permette notevoli risparmi economici ed ha un migliore impatto ambientale rispetto ai tradizionali combustibili fossili.

Gli impianti che utilizzano il cippato come combustibile  offrono gli stessi  grandi risultati di risparmio e di comfort che si ottengono con la legna,a patto però,anche qui, che siano realizzati con installazioni corrette e che si utilizzino  caldaie di alto livello.

Per potenze superiori a 60-70kW è senza dubbio la biomassa più conveniente  come  comfort di utilizzo dato che l’accensione avviene in modalità completamente automatica.

Il costo di installazione è però superiore,dato che  la caldaia a cippato utilizza particolari sistemi di caricamento del combustibile a coclea con o senza agitatori,e con la possibilità di stoccare il combustibile in locali predisposti a tale funzione.

Come già accennato sopra, l’accensione è eta cippato1 completamente automatica (come una caldaia a gas) mediante particolari sistemi detti”soffianti”,il carico del combustibile ugualmente è del tutto automatico,l’unica preoccupazione del cliente è quelal di controllare la quantità di combustibile presente,copmntrollo che può essere effettuato con un piccolo margine di errore direttamete sul touchscreen della caldaia.

 

 

 


3)PELLETS

3

Il legno in Pellets è un combustibile ricavato dalla segatura essiccata e poi compressa in forma di piccoli cilindri con un diametro di alcuni millimetri, tipicamente 6-8 mm.
La capacità legante della lignina, contenuta nella legna, permette di ottenere un prodotto compatto senza aggiungere additivi e sostanze chimiche estranee al legno.

Si ottiene, quindi, un combustibile naturale ad alta resa. L’umidità del materiale deve essere compresa in uno stretto intervallo (intorno al 15% m/m) per garantire una corretta pressatura.
Gli impianti che utilizzano il pellets  come combustibile  offrono comfort e rendimenti pari a quelli di una caldaia a gas.

Accensione automatica,manutenzione ridotta,alti rendimenti di combustione grazie alla sonda lambda,regolazioni precise e sofisticate,sempre tenendo d’occhio la qualità del combustibile.

eta pellets1 eta pellets2

 

 

 

 

 

4)Miscanthus

3

Il Miscanthus (erba elefantina) è una graminacea perennante a ciclo C4 con elevate prestazioni produttive. Negli ultimi anni, in relazione alla elevata produttività, è stato considerato molto interessante come coltura da biomassa. L‘utilizzo energetico del Miscanthus consente di preservare risorse non rinnovabili come il petrolio e il carbone. Considerando una produzione media di 20 tonnellate di biomassa secca ricavata da 1 ettaro di Miscanthus giganteus, si ricava lo stesso potere calorifico di 12 tonnellate di carbone e di 8.000 litri di petrolio.

Per gli impianti a Miscanthus si utilizzano caldaie a cippato

puffer+acqua caldapuffer da 2000 L con modulo scambiatore a piastre per produzioone di acqua calda sanitaria istantanea (35 L/min) servito da una caldaia ETA a cippato